Progetto didattico

Percorso educativo
Abbiamo imparato che la povertà è un modo di stare e vivere, nella solidarietà e nella condivisione, in mezzo alla gente con la quale camminiamo ed è condizione costitutiva, prima che una scelta. Assumere la povertà non è la rinuncia a qualcosa ma il punto di partenza per una vera e profonda conversione, che ci permette di fare della nostra povertà l’ambiente spirituale dove sono possibili la leggerezza, la flessibilità, la generosità, la creatività, fonti di nuove risorse. Farsi poveri significa liberarsi da ciò che impedisce di rendersi disponibili alla guida dello Spirito Santo, e ci porta a vivere in modo aperto, ci mette nelle mani degli altri, disponibili al confronto e alla condivisione. La povertà di cui si parla genera creatività; è “madre e muro” (Sant’Ignazio). Madre perché genera e muro perché difende la credibilità di ciò che siamo e di ciò che facciamo.
Il macro tema “povertà” che abbiamo scelto come filo conduttore del nostro progetto educativo per l’anno scolastico 2024/25 renderà possibile lo sviluppo (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua) di tematiche più mirate quali appunto: la leggerezza, la flessibilità (fiducia), la generosità e la creatività.
Leggerezza: lasciare l'armatura
Rafforzare il IO POSSO: consapevoli della propria identità senza fingere di essere diversi o di saper fare altre cose; non appoggiarsi alla forza e alle proprie difese ma fidarsi, assumendosi in prima persona un rischio senza la certezza di vincere ma combattendo ogni giorno la nostra battaglia per la leggerezza.
In questo modo possiamo provare a risolvere i conflitti ed educare a non usare la “pesantezza” e l’aggressività”, a non spegnere il desiderio perché gli altri trovino il coraggio di combattere per ciò in cui credono, a rafforzare la consapevolezza e la fiducia nelle risorse personali e comunitarie.
Leggerezza e flessibilità
Educare ad uno sguardo flessibile, capace di scendere in profondità e andare oltre le apparenze; educare a un’attesa fiduciosa che rispetti i tempi di crescita.
Leggerezza e generosità
Provare in prima persona come educatori a scegliere di restare per lasciare andare; e in secondo luogo saper educare alla libertà interiore e alla generosità.
Leggerezza e creatività
Riconoscere e comprendere la bellezza della quotidianità nelle piccole e grandi cose che avvengono nella vita e viverle con riconoscenza. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
- Il sé e l’altro: Il bambino gioca in modo CREATIVO e COSTRUTTIVO con gli altri, sa argomentare e confrontarsi. Sviluppa il senso dell’identità personale e della propria storia familiare.
- Il corpo e il movimento: Il bambino vive la propria corporeità percependone il potenziale comunicativo ed espressivo. Sviluppa buona autonomia, sperimenta schemi posturali e motori, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza,nella comunicazione espressiva.
- Immagini, suoni, colori: Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando diverse possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e riesce nella loro drammatizzazione e rappresentazione grafica. Utilizza materiali, strumenti e tecniche con le quali esplora e crea.
- I discorsi e le parole: Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce il proprio lessico, sa esprimersi e comunicare. Ascolta e comprende, usa il linguaggio per progettare. Scopre la presenza di lingue diverse, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta.
- La conoscenza del mondo: Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali, identifica la loro proprietà, confronta, valuta, registra. Sa collocare le azioni nel tempo.

Attività, leggerezza: lasciare l'armatura
“ Io posso”… Davide è piccolo, è giovane… Davide non si appoggia alla forza… ma alla fiducia…”
- Giochi motori che rafforzino la fiducia in sé stessi e la relazione di gruppo.
- Esperienze di confronto in assemblea su semplici argomenti.
- Ascolto di brani e storie che riportano esempi attorno alla fiducia in sé stessi.
- Drammatizzazione della storia di Davide e Golia
- Educare alla risoluzione dei conflitti senza l’uso dell’aggressività e della prepotenza.
- Sollecitare la curiosità, il desiderio di sperimentare, di conoscere, di sapersi stupire.
Attività, Leggerezza e flessibilità: La fiducia nella semina
- Conoscere meglio gli amici di sezione, condividendo le loro storie personali e familiari.
- Educare alla pazienza dell’attesa nel gioco e nelle attività, al rispetto del proprio turno (giochi da tavolo), dell’alternanza, del gioco di squadra.
- Educare ad uno sguardo curioso capace di andare oltre l’apparenza, attraverso giochi “scientifici”, (utilizzo del microscopio digitale, di immagini adeguate…), osservazioni e scoperte in ambito outdoor (insetti, foglie, corteccia, terra…) o piccole ricerche sul proprio corpo, (le cellule, gli organi interni, la pelle…).
- Educare all’attesa che genera, (in natura, nelle relazioni, nella vita quotidiana): semina e cura dell’orto e dei fiori, giochi di relazione, preparazione del pane….
Attività, leggerezza e generosità: saper restare
- Preparare o portare da casa qualcosa di personale da condividere con gli altri,( colori, piccoli oggetti, giocattoli…)
- Leggere testi adatti che sollecitano alla riflessione sulla GENEROSITÀ quale atteggiamento interiore.
- Elaborare un oggetto da regalare ad un/una amico/a.
- “Colorare” la generosità rappresentandola con diverse tecniche.
- “Danzare” e “cantare” la generosità utilizzando oggetti sonori e strumenti.
- Sperimentare piccoli momenti di generosità attraverso il “prestito” di un giocattolo, una maglietta preferita, un oggetto personale…
- Provare a sperimentare che attraverso la generosità, la qualità della vita interiore e sociale migliorano, proponendo riflessioni alla portata dei bambini.
Attività, Leggerezza e creatività: La danza del mare
“Maria prende in mano il tamburello, in gioco c’è qualcosa in più di una danza e di un canto… ” (C. E. 3- 4)
- Esecuzione di semplici danze
- Utilizzo dello strumentario O.R.F.F.
- Analisi di opere d’arte che generino stupore e meraviglia, con elementi che riportino alla danza, al mare, alla festa.
- Attività sulla RICONOSCENZA quale atteggiamento di primaria importanza nel vivere quotidiano.
- Dare spazio alla Celebrazione e alla Festa che diventino modo di rendere lode per la Vita, per il Creato e per tutto ciò che di bello abbiamo.